Tu sei qui: AttualitàAirbnb, maxi sequestro di 779 milioni di Euro. Procura Milano: "Non pagata la cedolare secca"
Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 6 novembre 2023 22:45:08
Il colosso Airbnb 'scivola' sulla cedolare secca subendo un maxi sequestro di quasi 780 milioni di Euro eseguito oggi dalla Guardia di Finanza di Milano.
L'accusa formulata dalla procura di Milano è di frode fiscale: Airbnb non ha pagato la cedolare secca sui canoni che ammontano a quasi 4 miliardi di euro.
L'esecuzione del provvedimento cautelare firmato dal gip Angela Minerva, giunge al termine delle indagini condotte dal pm Giovanni Polizzi, Cristiana Roveda e Giancarla Serafini del secondo dipartimento guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano, in base alle risultanze della verifica fiscale svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria.
Secondo gli accertamenti la citata società estera in Italia "non ha ottemperato agli obblighi introdotti" dalla legge del 2017, "sottraendosi - si legge in una nota del Procuratore Marcello Viola - alla dichiarazione e al versamento (in qualità di sostituto d'imposta) di ritenute" per un ammontare pari all'importo sequestrato e "calcolate in misura del 21 per cento (cd. 'cedolare secca') su canoni di locazione breve per 3.711.685.297 euro corrisposti nel periodo 2017-2021 dagli ospiti delle strutture ricettive pubblicizzate dalla piattaforma, a fronte delle prenotazioni effettuate".
Airbnb avrebbe omesso di saldare i conti con il fisco italiano per gli anni gennaio 2019-gennaio 2023.
Il giudice Minerva, asserisce come Airbnb:
"Ormai da anni ha assunto la deliberata opzione aziendale di non conformarsi alla normativa italiana sul versamento della cedolare secca sugli affitti brevi con il fine precipuo di non rischiare la perdita di fette di mercato in favore della concorrenza".
La risposta della multinazionale di Airbnb non si è fatta attendere, con una nota:
"Airbnb Ireland ha in corso una discussione con l'Agenzia delle Entrate dal giugno 2023 per risolvere questa questione. Siamo sorpresi e amareggiati dall'azione annunciata dal procuratore della Repubblica lunedì.
Siamo fiduciosi di aver agito nel pieno rispetto della legge e intendiamo esercitare i nostri diritti in merito alla vicenda".
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