Tu sei qui: AttualitàAfghanistan, Unicef: "Divieto di lavoro per le donne in Ong è violazione diritti umani"
Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 26 dicembre 2022 11:21:07
Non accennano a placarsi le polemiche per la decisione da parte delle autorità talebane di vietare alle donne afghane di essere impiegate nelle Ong (senza dimenticare anche il divieto - sempre per le donne afghane ) di accedere nelle Università.
Anche l'Unicef interviene condannando fermamente "il recente decreto emesso dalle autorità de facto talebane che vieta a tutte le operatrici umanitarie delle Ong nazionali e internazionali di lavorare in Afghanistan. Questa decisione è una palese violazione degli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale e dei diritti umani fondamentali delle donne in Afghanistan. Arriva pochi giorni dopo la decisione di vietare a tutte le donne l'accesso all'istruzione superiore".
"Al di là dell'evidente arretramento dei diritti fondamentali - osserva la ong - queste decisioni avranno conseguenze di vasta portata sulla fornitura di servizi essenziali per i bambini e le famiglie in tutto il Paese, in particolare nei settori della salute, della nutrizione, dell'istruzione e della protezione dell'infanzia, ambiti in cui le operatrici umanitarie hanno un ruolo incommensurabilmente importante da svolgere. Questo - aggiunge - include la programmazione dell'Unicef, attraverso la quale forniamo servizi a 19 milioni di persone, tra cui più di 10 milioni di bambini, in tutto il Paese. Vietando il lavoro alle donne delle Ong, le autorità talebane di fatto negano questi servizi a una parte significativa della popolazione e mettono a rischio la vita e il benessere di tutti gli afghani, in particolare di donne e bambini".
E ancora:
L'Unicef chiede "alle autorità de facto talebane di revocare immediatamente entrambe le decisioni, sull'istruzione superiore e sul lavoro umanitario, e di permettere a tutte le studentesse di tornare a scuola e alle operatrici delle ong di continuare il loro importante lavoro in Afghanistan nel settore umanitario.
Fonte foto: Foto diAmber ClaydaPixabay e Foto diAmber ClaydaPixabay
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