CronacaFarlo in un confessionale non è reato

Farlo in un confessionale non è reato

Inserito da (admin), martedì 25 ottobre 2016 19:56:08

I fatti risalgono al 2008, quando due amanti in preda ad un irrefrenabile desiderio furono sorpresi, all'interno del Duomo di Cesena, a consumare un atto sessuale proprio nel confessionale. Lo 'Studio Cataldi', che ha seguito la vicenda legale, ha comunicato che la corte d'Appello di Bologna ha di fatto prosciolto la coppia dal reato di "atti osceni in luogo pubblico". La coppia era stata condannata in primo grado a tre mesi di reclusione, dopo essere stati "beccati" da un'anziana signora all'interno della chiesa e successivamente denunciati alle autorità competenti. La vicenda fece scalpore e scosse non poco la comunità religiosa al punto che si ipotizzò lo sconsacramento della Chiesa, pensando che i due amanti fossero parte di qualche setta e stessero effettuando qualche rito satanico. Nel duomo di Cesena venne addirittura celebrata una messa di riparazione. Il difensore dei due ragazzi, l'avvocato Alessandro Sintucci, ha fatto valere una interpretazione dei fatti completamente diversa, contestando la lettura dei fatti presentati in primo grado. "Quando accadde il fatto ricordo la preoccupazione del parroco e del vescovo, si pensava che i due soggetti appartenessero chissà a quale setta, in realtà sono due 'sfigati' che hanno approfittato del primo posto che hanno trovato e hanno fatto una sciocchezza. Credo ci fosse la notte bianca a Cesena, hanno fatto mattina e si sono infilati dentro al confessionale". "Non so che fine abbia fatto il confessionale, so che doveva essere 'ribattezzato', giuridicamente era una questione interessante. Ho sostenuto che il confessionale, non essendo un luogo esposto al pubblico, ma nel quale viene esercitato il sacramento della confessione, è per sua natura un luogo chiuso e non visibile. Quindi abbiamo cercato di dimostrare che non era possibile far valere l'accusa di atti osceni in luogo pubblico perché il luogo è privato". La corte d'Appello di Bologna ha dato ragione a questa ricostruzione quindi di fatto il confessionale è un luogo privato.

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