PoliticaPremierato e terzo mandato, scintille Lega-Fratelli d'Italia

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Premierato e terzo mandato, scintille Lega-Fratelli d'Italia

L'emendamento con il terzo mandato per i Governatori si intreccia pericolosamente con il ddl sul Premierato, entrambi all'esame della Commissione Affari costituzionali del Senato, dove è iniziato una sorta di ostruzionismo reciproco dei partiti della maggioranza

Inserito da (Redazione Nazionale), giovedì 15 febbraio 2024 18:13:10

di Norman di Lieto

Sul premierato, si sa, corre una parte della maggioranza e a contarci più di tutti, è Fratelli d'Italia, con Forza Italia che, con il suo segretario Antonio Tajani, aveva dichiarato a fine novembre: "Sosteniamo convintamente il premierato", nonostante uno dei più ascoltati consiglieri di Silvio Berlusconi, cioè Gianni Letta, alla fine dello scorso anno rilasciò dichiarazioni critiche sulla riforma, creando qualche imbarazzo nel suo partito e all'interno della stessa maggioranza.

Poi tutto sembrò rientrare.

Ora però, sempre sul premierato, tornano le ombre e, questa volta, all'interno della maggioranza, è la Lega a non dare questa riforma per scontata.

A onor del vero, la Lega è sempre sembrata piuttosto 'tiepida' sulla questione tanto cara agli alleati.

E perché?

Per un motivo che si chiama Terzo mandato e che oggi è ancora più attuale che mai: il Carroccio tiene particolarmente all'emendamento per i Governatori che, però, si intreccia pericolosamente proprio con il ddl sul Premierato.

Entrambi sono all'esame della Commissione Affari costituzionali del Senato, dove è iniziato una sorta di ostruzionismo reciproco dei partiti di maggioranza: l'emendamento della Lega è stato presentato al decreto elettorale, che fissa l'election day per comunali ed europee l'8 e 9 giugno e con gli emendamenti che propongono il terzo mandato anche per i sindaci di tutte le città, piccole e grandi.

Con un 'ponte' che arriva anche dagli 'insospettabili': il sindaco di Firenze, Nardella del Pd in un'intervista ieri al quotidiano: "La Stampa" ha chiesto al partito guidato da Schlein di seguire la linea di Salvini su governatori e Sindaci delle grandi città, aprendo di fatto al terzo mandato.

Idea che non piace a Francesco Boccia che ha esternato il "no" della segreteria Dem, perché il terzo mandato creerebbe "dei satrapi".

Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci ha chiesto che questa non sia la posizione del partito, come nei mesi scorsi aveva fatto il sindaco di Bari Antonio Decaro.

Per la Lega - come detto - il Terzo Mandato è strategico, ma non piace neppure a Forza Italia, non solo a FdI che con il senatore veneto di Fdi Luca De Carlo 'spariglia' le carte proponendosi come governatore al posto di Luca Zaia.

Il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, risponde piccato:

"Non giochiamo ai ricatti e non incitiamo agli stop. Non incitiamo nessuno stop nei confronti degli altri. Entriamo nel merito delle cose: sulla questione del terzo mandato è lasciare la possibilità a chi governa di potersi ricandidare e sottoporsi al giudizio del popolo. Per noi conta la democrazia e non i tavoli romani".

 

FONTE FOTO: pagina FB Matteo Salvini e pagina FB Elisabetta Casellati

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