PoliticaBerlusconi, 30 anni fa nasceva Forza Italia

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Berlusconi, 30 anni fa nasceva Forza Italia

"L'Italia è il Paese che amo...". Un inizio che si rivelò, a stretto giro, vincente: da una parte, perché proprio il partito da lui fondato e guidato, Forza Italia, vinse contro quella 'fazione' opposta che Berlusconi chiamava 'i comunisti', 'le sinistre', sconfiggendoli alle elezioni

Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 26 gennaio 2024 15:06:28

di Norman di Lieto

Sono trascorsi 30 anni da quel'incipit che Silvio Berlusconi pronunciò per 'annunciare' la sua discesa in campo, nell'arena politica con l'ormai celebre:

"L'Italia è il Paese che amo...".

Un inizio che si rivelò, a stretto giro, vincente: da una parte, perché proprio il partito da lui fondato e guidato, Forza Italia, vinse contro quella 'fazione' opposta che Berlusconi chiamava 'i comunisti', 'le sinistre', sconfiggendoli alle elezioni.

La 'gioiosa macchina da guerra', i progressisti guidati da Achille Occhetto, arrivavano con la convinzione che dopo la caduta della Prima Repubblica, fossero rimasti gli unici a potersela giocare, trovandosi davanti come ostacolo per giungere al governo del Paese solo una sorta di 'autostrada deserta' per dirla alla Venditti.

Tra Tangentopoli, arresti, due partiti come Democrazia Cristiana e Partito Socialista (senza contare Repubblicani, Liberali...) letteralmente spazzati via e con i propri elettori, 'orfani' senza una casa politica: la nascita di Forza Italia rappresentò un approdo per molti cittadini (e per gli stessi politici) legati alla 'Balena Bianca' e al 'Garofano' rosso.

Questa fu la svolta.

Senza dimenticare di come lo stesso Berlusconi portò modalità comunicative nuove, cambiando il modo di fare politica, passando al modo di comunicare (con) la politica.

Oggi, 'maneggiamo' tranquillamente sondaggi per ogni qualsivoglia argomento, exit poll come se piovesse, 30 anni fa Silvio Berlusconi aveva sempre accanto a sé il 'suo' sondaggista Gianni Pilo.

Davvero se non proprio di 30, era già tanti anni avanti in questo.

La discesa in campo del Cavaliere, come amava raccontare lui stesso, avvenne mentre veniva dissuaso dal farlo da chiunque gli stesse accanto: in primis, Fedele Confalonieri, fedele (nome omen) amico nel privato e socio nella vita professionale che avrebbe preferito che lasciasse perdere la 'discesa in campo' allo scopo di salvaguardare Mediaset.

Poi vari personaggi del cosiddetto 'giglio magico' di berlusconiana memoria: l'avvocato Cesare Previti, Giuliano Urbani, Antonio Martino per citarne alcuni alla rinfusa e, tutti, ministri nel primo governo a guida Berlusconi.

Tornando al video di quel giorno: Berlusconi aveva nei giorni precedenti più volte rivisitato e corretto il testo con pochi 'eletti'.

Il video durava 9 minuti e 30 secondi e avrebbe rivoluzionato la comunicazione politica italiana.

La cassetta fu inviata a tutti i tg, Silvio Berlusconi era entrato nelle case degli italiani annunciando la sua discesa in campo nell'arena politica.

30 anni e (non) sentirli.

 

FONTE FOTO: e pagina FB Antonio Tajani

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