CronacaGarbagnate, era ubriaco ed investì quindicenne sulle strisce: no a patteggiamento

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Garbagnate, era ubriaco ed investì quindicenne sulle strisce: no a patteggiamento

Valentino Colia, morì a Garbagnate Milanese, mentre l'amica investita sta cominciando ora a tornare a scuola dopo lunga riabilitazione. Imputato ha provato a patteggiare 4 anni per omicidio stradale, ma il gup ha ritenuto che quella pena fosse "eccessivamente esigua" rispetto "alla gravità dei fatti e alla personalità del colpevole".

Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 9 febbraio 2024 21:39:13

Aveva investito - ubriaco, senza patente, dopo aver rubato il furgone della ditta in cui lavorava - due quindicenni che stavano attraversando in bici sulle strisce pedonali.

Valentino Colia, morì a Garbagnate Milanese, mentre l'amica investita sta cominciando ora a tornare a scuola dopo lunga riabilitazione.

Nel processo a suo carico, l'imputato ha provato a patteggiare 4 anni per omicidio stradale, ma il gup ha ritenuto che quella pena fosse "eccessivamente esigua" rispetto "alla gravità dei fatti e alla personalità del colpevole".

Per questo affronterà un processo Bogdan Pasca, in carcere dallo scorso luglio.

Emilia, madre della vittima, dopo la decisione del giudice Luca Milani ha detto in lacrime:

"Quello di oggi è stato un primo passo verso la giustizia".

Al Palazzo di giustizia milanese a fianco a lei c'erano anche il padre di Valentino e amici e compagni del 15enne, che indossavano magliette con impresse immagini del suo volto.

Il legale della famiglia, l'avvocato Carlo Fontana con Andrea Lobascio, che assiste i familiari dell'amica e coetanea, che rimase gravemente ferita e si è opposto all'istanza di patteggiamento per il 33enne cittadino romeno, che aveva avuto l'ok del pm Mauro Clerici:

"Prima di tutto per violazione di legge: aggravanti, però, infinite, non solo la guida in stato d'ebbrezza e la guida senza patente, ma anche il fatto che lui fosse in affidamento ai servizi sociali e che fino ad oggi non c'è stato alcun risarcimento per la famiglia e poi ancora l'eccesso di velocità e le sue plurime recidive alla guida". E ancora: "Era stato anche denunciato dal datore di lavoro perché quel giorno si era appropriato del mezzo della ditta, lo stesso che guidava quella sera".

In aula, prima del provvedimento, l'imputato ha rilasciato poche dichiarazioni per cercare di chiedere scusa alla famiglia del quindicenne e a quella dell'amica.

"È stata dura incontrare l'imputato, non è stato facile - ha spiegato ancora la madre di Valentino -. Sono una mamma con tanto dolore e che non ha più un figlio. Lui non può essere perdonato, non posso perdonarlo, non c'è uno sconto di pena in un caso del genere e noi andiamo avanti".

 

FONTE FOTO: Foto di422737daPixabay e Foto diStockSnapdaPixabay

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