CronacaFemminicidio Giulia Cecchettin, Filippo Turetta in carcere a Verona

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Femminicidio Giulia Cecchettin, Filippo Turetta in carcere a Verona

Proprio nella giornata internazionale della violenza contro le donne, l'omicida è stato trasferito dalla Germania in Italia. Il suo avvocato d'ufficio, Emanuele Compagno lascia l'incarico. Il legale di fiducia è l'avvocato Giovanni Caruso

Inserito da (Redazione Nazionale), sabato 25 novembre 2023 21:19:31

di Norman di Lieto

Proprio nella giornata contro la violenza sulle donne Filippo Turetta è stato portato in Italia ed è entrato nel carcere di Verona: a difenderlo non sarà più l'avvocato d'ufficio, Emanuele Compagno nel pomeriggi ha rinunciato, dichiarando:

'Considero concluso il mio lavoro di difensore d'ufficio. Lo considero concluso con l'arrivo in Italia di Turetta il mio lavoro di difensore d'ufficio - ha proseguito - anche se lui stesso mi aveva nominato quale difensore di fiducia. Adesso il processo andrà avanti. Fin dall'inizio avevo detto ai familiari che sarebbe servito un legale di fiducia, e ho depositato la rinuncia nel pomeriggio di oggi".

Il difensore di Turetta rimane quindi l'avvocato Giovanni Caruso.

La rinuncia di Compagno non ha nessun legame con le polemiche sollevate a proposito di alcuni video di alcuni anni fa e caricati su Internet.

Sono diversi gli elementi che potrebbero portare la Procura di Venezia a contestare la pianificazione del delitto, tra cui pure quei teli di plastica che avrebbe portato con sé per coprire il corpo.

Turetta è arrivato ammanettato alle mani e ai piedi, come è prassi per motivi di sicurezza in Germania per le estradizioni dei detenuti che potrebbero fare gesti inconsulti e che sono ritenuti pericolosi.

In carcere aveva già detto, in sostanza: "ho ucciso la mia ragazza, volevo ammazzarmi ma non ho avuto il coraggio".

"E' adeguatamente assistito e protetto in un carcere di grande sicurezza", ha fatto presente l'avvocato che probabilmente tornerà ad incontrarlo lunedì dopo aver letto gli atti.

Potrà vedere i suoi genitori dopo l'interrogatorio col giudice.

E' "un uomo senza empatia", che ha "lucidamente eliminato la sua ex" per "punirla per quello che lui ha considerato un atto di insubordinazione".

Per questo il legale della sorella Elena, Nicodemo Gentile, vuole che sia riconosciuta anche l'aggravante dei "motivi abietti".

Il suo legale di fiducia è Giovanni Caruso: avvocato dal 1999, del foro di Padova, è ordinario di Diritto Penale all'Università di Padova, e dal 2015 è anche docente di Diritto Penale dell'Economia al Master post-universitario di secondo Livello "Giurista internazionale d'impresa" dell'Ateneo.

Fra i processi più rilevanti in cui ha svolto la sua attività professionale, spicca quello contro gli ex vertici della Banca Popolare di Vicenza, tra cui l'ex presidente Gianni Zonin, dove Caruso ha rappresentato l'amministrazione comunale berica, che si è costituita parte civile sia per il danno patrimoniale che di immagine causato dagli ex vertici dell'istituto fallito.

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