CronacaCrollo cantiere Esselunga, sindaco di Firenze: "Tragedia lascia segno indelebile"

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Crollo cantiere Esselunga, sindaco di Firenze: "Tragedia lascia segno indelebile"

Dario Nardella ha voluto ribadire la sua vicinanza alle famiglie delle vittime ma anche far capire come la città del Giglio esigerà regole certe in tutti i cantieri, in primis in quello dove sorgerà la nuova Esselunga: stop al criterio del massimo ribasso nelle gare, stop ai subappalti a cascata, estensione delle tutele dei cantieri pubblici a quelli privati, più formazione, inasprimento delle pene e una sorta di 'patente a punti' per chi sgarra.

Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 19 febbraio 2024 21:37:18

La mattanza delle morti sul lavoro non si ferma: venerdì 16 febbraio, poco prima delle 9, in un cantiere alla periferia di Firenze dove si stava lavorando alla costruzione di un supermercato Esselunga ha visto cedere una grande trave di cemento, provocando la morte di 5 operai, 3 feriti che non sono in pericolo di vita.
Crolli a catena che hanno determinato il disastro: prima ha ceduto il solaio più alto, poi tre piani sottostanti: questa la ricostruzione del disastro che ha fatto morti, feriti e dispersi.
Una delle vittime è Luigi Coclite, un 60enne originario di Teramo e residente a Collesalvetti, in provincia di Livorno. Mohamed Toukabri, 54 anni della Tunisia, e i marocchini Mohamed El Ferhane, 24 anni, e Taoufik Haidar, 45 anni. Il quinto è il disperso per cui proseguono le ricerche nell'area del cantiere, Bouzekri Rachimi, 56 anni, anche lui del Marocco.

I tre feriti ricoverati all'ospedale Careggi sono, invece, tutti e tre originari della Romania: hanno 37, 48 e 51 anni.

Impegnate nelle ricerche numerose squadre di vigili del fuoco dell'Usar, anche con cinofili, droni, escavatori e gru del cantiere.

E sul tema delle morti sul lavoro - con la possibile introduzione del reato di omicidio sul lavoro - si sta cercando una convergenza tra le diverse forze politiche sia di maggioranza che di opposizione: Elly Schlein ha già teso la mano alla premier Giorgia Meloni chiedendo di lavorare a riscrivere le regole sul lavoro, insieme con la ministra Marina Calderone che si è recata sul luogo del disastro promettendo maggiore attenzione e, soprattutto, prevenzione.

Cultura della sicurezza, dunque, ma anche cultura della prevenzione dei rischi.

Intanto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha voluto ribadire la sua vicinanza alle famiglie delle vittime ma anche far capire come la città del Giglio esigerà regole certe in tutti i cantieri, in primis in quello dove sorgerà la nuova Esselunga: stop al criterio del massimo ribasso nelle gare, stop ai subappalti a cascata, estensione delle tutele dei cantieri pubblici a quelli privati, più formazione, inasprimento delle pene e una sorta di 'patente a punti' per chi sgarra.

Lo ha detto durante il Consiglio comunale dove ha svolto una comunicazione sul grave incidente sul lavoro avvenuto nel cantiere in via Mariti.

Il sindaco ha anche lanciato un appello ad Esselunga, proprietaria del cantiere, perché completi, nei tempi e nelle regole previste, i lavori pubblici previsti dal piano di urbanizzazione dell'ex Panificio militare.

Prima Nardella ha fatto un quadro generale della situazione drammatica che si vive in Italia sul tema delle morti sul lavoro:

''Stiamo vivendo una situazione drammatica che chiama tutti noi a una responsabilità forte.

Ci sono stati 1041 incidenti mortali nel 2023, 145 nel 2024, tre morti al giorno, un vero e proprio bollettino di guerra. Nell'anno 2023 a seguito delle ispezioni effettuate vi è stato un aumento del 44% delle situazioni irregolari registrate. C'è dunque un sistema diffuso, capillare, di violazione sistematica delle regole sulla sicurezza. E nell'edilizia la situazione è ancora peggiore, anche dal punto di vista delle paghe.

Una situazione che può essere invertita se c'è un impegno reale. Le parole ormai non bastano. Occorre una risposta dura e giudico positivamente la disponibilità delle opposizioni a lavorare a un decreto legge".

Poi, ha voluto sottolineare e ribadire al tempo stesso l'impegno della città di Firenze:

"Il Comune di Firenze ha attualmente in corso oltre 400 cantieri e ha già adottato accordi, protocolli e procedure per favorire la sicurezza nei luoghi di lavoro - ha continuato Nardella -. Con l'applicazione del nuovo codice dei contratti il Comune di Firenze, nei propri appalti, ad esempio nella riqualificazione dello stadio, impone alle imprese il contratto di lavoro da utilizzare individuandolo tra quelli sottoscritti dalle principali organizzazioni sindacali e applicando il contratto di lavoro prevalente rispetto alle attività che si svolgono.

Il Comune di Firenze ha sottoscritto poi con le organizzazioni sindacali e l'Azienda sanitaria di Firenze protocolli per l'obbligo di dotare tutti i lavoratori di tessera personale di riconoscimento con procedura di rilevamento elettronico monitorando quotidianamente presenze, orario di lavoro e formazione. E se con l'entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti sono decadute per legge i limiti percentuali sulle attività subappaltabili e sul subappalto a cascata demandando alle stazioni appaltanti le valutazioni opera per opera, l'amministrazione Comunale ha ritenuto comunque, ad esempio nell'appalto della riqualificazione dello stadio, di limitare le possibilità di subappalto e di vietare il subappalto a cascata per garantire le migliori condizioni di sicurezza in cantiere. Infine il Comune di Firenze nella quasi totalità degli appalti non utilizza per l'aggiudicazione il criterio del massimo ribasso bensì quello della offerta economicamente più vantaggiosa attribuendo al parametro prezzo anche un peso del solo 10%.

Il ringraziamento, poi, per il lavoro di indagine che sta portando avanti la Procura:

"Ringrazio nuovamente la Procura di Firenze per il lavoro che sta svolgendo. Le dichiarazioni del procuratore capo Spiezia sono forti e credo che la presenza di alcuni operai irregolari aggiunga ulteriore gravità a una situazione già molto seria.

Aspettiamo di avere ulteriori dettagli dalle indagini, sapendo che noi non possiamo intrometterci, però questo ci fa capire che il tema della sicurezza si intreccia con quella della gestione corretta dell'immigrazione e non possiamo neanche abbassare la guardia su questo fronte".

Infine il monito:

"Questa tragedia - ha concluso il sindaco - rimarrà un segno indelebile nella storia della città e per noi sarà un monito costante.

Da Firenze parte una campagna forte per la sicurezza dei lavoratori, per essere all'altezza di questo dolore. Dobbiamo essere forti, presenti, incalzanti per cambiare quello che succede altrimenti alla prossima tragedia non ci sarà qualche sciopero ma la sommossa di una cittadinanza stufa, stanca di istituzioni inconcludenti, di una politica che non risponde. Sono sicuro che Firenze, per la sua importanza e forza, può richiamare tutte le forze politiche al governo e al parlamento per fare qualcosa subito. Se non lo faremo avremo la coscienza sporca e noi non la vogliamo".

 

FONTE FOTO: pagina FB Dario Nardella (entrambe)

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