Bufale e Fake NewsFacebook chiude. “Ci sono troppe bufale”. Ufficiale: è una bufala

Facebook chiude. “Ci sono troppe bufale”. Ufficiale: è una bufala

Inserito da (admin), sabato 17 dicembre 2016 16:36:07

Senza farci più scomodare dal nostro social preferito, è piombata sulla nostra bacheca l'ennesima bufala "a cielo aperto" del mitico Alvaro Porfido che, lo notiamo con piacere, sta trasformando il suo stile facendo emergere il satiro che è in lui. Facebook chiude ufficialmente alle bufale. Secondo il direttore della "società dello spettacolo", Guy Debord (se è quello che pensiamo noi è morto nel 1994, ndr), il più noto social network al mondo non chiuderà, almeno nei prossimi mesi. Il motivo: troppe bufale e troppe polemiche sulla presenza delle bufale al punto di costringere Zuckemberg (Mark Zuckerberg) ad attivare un comitato di giornalisti indipendenti che monitoreranno le segnalazioni degli stessi utenti, rimuovendo i contenuti "bufalistici". Il general manager americano (Guy Debord era francese, ndr) dice(va), durante una brevissima conferenza stampa sulla questione: "Lo spettatore più contempla, meno vive; più accetta di riconoscersi nelle immagini dominanti del bisogno, meno comprende la propria esistenza e il proprio desiderio." poi continua "Il consumatore reale diventa consumatore di illusioni (pagina 156 del libro Cinegay di Pino Bertelli, ndr). La merce è questa illusione effettivamente reale, e lo spettacolo la sua manifestazione generale". E al nostro giornalista Alvaro Porfido che chiede delucidazioni sullo spettatore e sulla condizione che internet e i social hanno portato nella nostra esistenza, risponde: "Il nostro tempo preferisce l’immagine alla cosa, la copia all’originale, la rappresentazione alla realtà, l’apparenza all’essere. Ciò che per esso è sacro, non è che l’illusione, ma ciò che è profano, è la verità". (cap. 1 La Divisione Perfetta - La società dello Spettacolo di Guy-Ernest Debord Parigi, 28 dicembre 1931 – Bellevue la Montagne, 30 novembre 1994) Frasi dure che dimostrano come l’alienazione sia oggi molto forte nel soggetto pensante che è l’uomo, incapace ormai di distinguere il vero dal falso (mai affermazione fu più vera). Non si sa ancora in che modo Facebook chiuderà e se ci saranno delle misure palliative per smaltire facilmente la dipendenza e tornare finalmente alla normalità. Di certo, come dice Ermes Maiolica (maestro ed ispiratore di tutti gli autori di bufale moderne), spacciato per noto critico e filosofo italiano: "nel mondo realmente rovesciato, il vero è un momento del falso (citazione sempre di Guy Debord da L'internazionale situazionista)". E a questo punto pare non ci sia proprio soluzione, la bufala è servita. Voi cosa ne pensate? Come reagirete alla scomparsa delle bufale da Facebook? Fatecelo sapere nei commenti, noi crediamo che bufale come questa meriterebbero almeno di essere lette.

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