AttualitàOmicidio Pamela Mastropietro, Cassazione conferma ergastolo Oseghale

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Omicidio Pamela Mastropietro, Cassazione conferma ergastolo Oseghale

È definitiva la condanna al carcere a vita per l'uomo che il 30 gennaio del 2018 ha violentato e ucciso a Macerata la diciottenne. La madre di Pamela: "Ora pentiti"

Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 23 gennaio 2024 21:45:11

Il 30 gennaio 2018 a Macerata la diciottenne Pamela Mastropietro venne violentata ed uccisa da Innocent Oseghale: oggi, la Cassazione ha confermato per l'uomo l'ergastolo eliminando così, come sperava la difesa, la possibilità di uno sconto di pena per l'imputato.

Alla lettura della sentenza la famiglia di Pamela è scoppiata a piangere, abbracciandosi tra loro.

La mamma di Pamela, Alessandra Verni ha commentato così la sentenza:

"È quello che mi aspettavo da sei anni, quello che speravo.

La mia battaglia non finisce qui su eventuali altre responsabilità. Chiedo ad Oseghale di pentirsi e di dire chi era con lui. Non voglio che esca di prigione tra soli 10 anni".

Il prossimo 30 gennaio saranno 6 anni dall'omicidio di Pamela e, per ricordarla, la madre della ragazza ha annunciato, una fiaccolata in piazza Re di Roma dove c'è anche una panchina dedicata a Pamela.

Dopo il processo di Appello bis svolto a Perugia, la Cassazione ha fatto sapere come il procedimento giudiziario "ha colmato ogni lacuna" ed "è del tutto insindacabile", perché "è stata raggiunta la prova logica sulla ricostruzione dei fatti" che "non può essere in alcun modo posta in discussione".

Pamela venne uccisa brutalmente, il cadavere fatto a pezzi e i resti furono posti all'interno di due valigie poi ritrovate in una strada nell'area industriale di Macerata: nel processo di primo grado, al termine del quale l'imputato venne condannato all'ergastolo.

Sulla dinamica del delitto, poi, i magistrati ritennero credibili le confidenze fatte dallo stesso cittadino nigeriano ad un ex compagno di cella: la 18enne avrebbe minacciato di denunciare Oseghale e il 30enne l'avrebbe accoltellata per impedirle di andarsene dalla casa.

Sotto le unghie di Pamela venne trovato Dna del pusher nigeriano.

Ora si può scrivere la parola fine a questa vicenda, almeno dal punto di vista giudiziario.

 

FONTE FOTO: Commons Wikimedia e pagina FB Alessandra Verni

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