TecnologiaDieselgate: credete davvero che sia tutto finito?

Dieselgate: credete davvero che sia tutto finito?

Inserito da (admin), giovedì 27 ottobre 2016 14:51:40

Lo avevamo scritto in un articolo del mese scorso (leggi anche "Volkswagen e quello che nessuno ha il coraggio di pubblicare oggi?" ed oggi a riaprire l'argomento è proprio il Blog di Beppe Grillo con un articolo dell'Europarlamentare, in quota Movimento 5 Stelle, Eleonora Evi. A far preoccupare è la proporzione tra il parco circolante Volkswagen negli Stati Uniti e quello in Europa messo in correlazione con il maxi-patteggiamento chiesto dalla Volkswagen, che porterà nelle casse del governo americano 14,7 miliardi di dollari. Infatti la cifra spaventosa, degna di una manovra economica italiana, che il costruttore tedesco pagherà ai cittadini americani è irrisoria se paragonata a quella che sarebbe dovuta, a parità di trattamento, a quelli europei. In USA infatti le vetture "incriminate" sono circa cinquecentomila mentre in Europa sarebbero circa 30 milioni di automobili. Fatta la facile proporzione la casa tedesca dovrebbe ai cittadini europei circa 800 miliardi di euro. Cifre economiche a parte quello che dovrebbe preoccupare, ed il condizionale è d'obbligo, le autorità competenti è la gravosa questione della salute pubblica. Se infatti negli Stati Uniti le auto diesel rappresentano un poco rilevante 1% dell'intera flotta circolante, in Europa, grazie alle scellerate politiche applicate sui prezzi dei carburanti, i motori a nafta sono più del 60% del totale. Le conseguenze sulla salute pubblica possono essere solo stimate e la commissione d'inchiesta EMIS sulla vicenda dieselgate, a metà del suo mandato, ha messo in luce aspetti preoccupanti in chiave europea: conflitti d'interesse tra costruttori di auto e le autorità di omologazione e controllo, in primis, senza trascurare l'assurda normativa europea sui test, fin troppo interpretabili. Le aggravanti generiche poi sono da ricercare nel fatto che tutti sapevano del problema e nessuno ha agito per porvi rimedio. Fate un favore al pianeta ed a voi stessi: se potete evitate l'acquisto di motori termici, preferite auto ibride, muovetevi in auto il giusto indispensabile e, se potete, utilizzate mezzi pubblici.

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