SportDa Napoli a Positano in bici... ma non chiamateli ciclisti della domenica! /foto

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Da Napoli a Positano in bici... ma non chiamateli ciclisti della domenica! /foto

Centoquarantadue Km in circa sei ore e mezza: «Andare in bici è come guidare uno scooter o una macchina: non siamo tutti uguali!»

Inserito da (Admin), sabato 20 novembre 2021 17:53:43

di Massimiliano D'Uva

Un gruppo di amici con la passione per la bici che, approfittando della meravigliosa giornata di sole, decide, da Napoli, ti percorrere tutta la Statale Amalfitana con ritorno per le vie interne dell'Agro.

Li abbiamo intercettati a Positano, fermi ad ammirare il panorama da Terrazza Valentì ed abbiamo approfittato per scambiare qualche battuta. «Grazie per le belle immagini che quotidianamente pubblicate. La nostra terra, tutta la Campania, è meravigliosa. - ci ha confessato Filippo Pucino, dopo aver scattato con noi qualche foto - In bici poi è un piacere doppio. Con gli amici Giuseppe Mocerino e Aurelio Rosini, di Marigliano, Bruno Merelli, Salvatore Cerrato, Luca Schiano e Ettore Anzano, invece come me di Napoli, siamo partiti con le nostre bici alle 8.30, coprendo la distanza di 142 km in 6 ore e mezza circa. Nel nostro "giro" abbiamo toccato Castellammare di Stabia, Vico Equense, Piano di Sorrento e tutta la Statale Amalfitana per poi rientrare via Cava. Tutto questo rispettando le norme del codice della strada, i semafori (che non mancano mai). Positano poi è sempre speciale, anche per il calore delle persone: un grazie speciale a Valentì con il suo "Cupolone"... che non abbiamo assaggiato ma per il quale torneremo sicuramente. Permettetemi infine di ringraziare i ragazzi del Trekking San Prisco (dai piedi del Tifata alla Vetta) impegnati oggi a supportare la lega del filo d'oro, da sempre accanto ai bambini sordo ciechi e alle loro famiglie.»

L'incontro dei ciclisti napoletani con gli appassionati di Trekking è avvenuto ad Amalfi, ai piedi della scala del Duomo, a pochi passi dalla storica Pasticceria Andrea Pansa 1830, che ha addolcito gli animi e il palato di tutti gli sportivi intervenuti.

Nel congedarci Filippo ha tenuto a fare un appello a tutti i ciclisti e a chiunque si metta in viaggio sulle strade della Campania: «Leggiamo spesso, anche dalle vostre pagine, di tragici eventi che si verificano lungo queste bellissime e sinuose curve. Non posso evitare di leggere i commenti degli utenti dei social che spesso prendono di mira ciclisti e/o motociclisti, etichettandoli in malo modo. A loro voglio dire che NON siamo tutti uguali. Alla guida di una moto, in bici o addirittura in auto, bisogna stare attenti e attenersi scrupolosamente alle regole del codice della strada. Chi non lo fa è un incosciente. Fortunatamente i pazzi sono una minoranza e dobbiamo far capire loro che la vita è una sola.»

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