PoliticaSenatrice Paola Taverna inaugura mostra fotografica Unicef, piovono commenti negativi

Senatrice Paola Taverna inaugura mostra fotografica Unicef, piovono commenti negativi

Inserito da (admin), mercoledì 9 maggio 2018 08:10:37

""Ogni bambino è vita" è il nome della mostra fotografica che Unicef ha esposto oggi alla galleria Alberto Sordi. Mi hanno dato l'onore di inaugurare la mostra. Con questa campagna di sensibilizzazione, Unicef, si muove affinché mamme e bambini ricevano assistenza sanitaria pre e post natale di qualità nei villaggi più disagiati. Ci sono tematiche che non appartengono a nessuno schieramento politico ma devono far parte di una coscienza. La stessa coscienza che bussa all'animo umano ogni giorno. Soltanto se proviamo ad ascoltarla possiamo fare di questo mondo qualcosa di migliore." Con questo post la Senatrice del Movimento 5 Stelle, Paola Taverna, ha spaccato le tantissime persone che a vario titolo la seguono. Oltre ai grillini fondamentalisti che apprezzano qualsiasi cosa faccia un loro paladino sono in tanti a commentare negativamente la decisione della Taverna di inaugurare, addirittura con il taglio del nastro, la mostra fotografica alla Galleria Alberto Sordi di Roma. L'Unicef Italia ha commentato: "Siamo grati alla senatrice Paola Taverna per la sua presenza ieri (6 maggio, ndr) e per queste parole: il cambiamento sociale ha bisogno di istituzioni alleate della società civile, in un impegno coerente e determinato per il bene comune." Tra i commenti più accesi quello dell'ex attivista del Movimento 5 Stelle Andrea Tosatto, che non si risparmia nell'attaccare le ultime scelte della Senatrice: "Dopo aver sdoganato Presidenta del Senato una pasionaria di Forza Italia col più classico dei voti di scambio, Paola Taverna ne ha combinata un'altra. Probabilmente folgorata sulla via di Palazzo Madama dall' amichetto di Luigi Di Maio Vincenzino Spadafora, fan di Montezemolo, ex di Mastella, ex di Rutelli, ex di Pecoraro Scanio, pupillo di Carfagna e Schifani miracolato dai Gesuiti fino a diventare Presidente Unicef Italia a trent'anni col diploma di scuola superiore, l'EX Rivoluzionaria a Cinque Stelle ha pensato bene di fare uno spottone all'Organizzazione pseudoumanitaria che tanto ha dato al nostro eroe. Eccola infatti patrocinare una mostra fotografica dell'Unicef, una delle costole più marce dell'Onu, dimentica del fatto che il MOVIMENTO CINQUE STELLE era nato proprio allo scopo di combattere questi carrozzoni fatiscenti, corrotti e carichi di merda. Cara Paola, se proprio vuoi fare pubblicità all'Unicef allora raccontala tutta. Dillo che l'Unicef incassa 60.000.000 di euro e ne sputtana 25 in stipendi e consulenze! Dillo che i soldi versati per i bambini del terzo mondo vengono rimbalzati da una filiale all'altra fino ad arrivare a destinazione decurtati del 60%. Dillo che la filiale italiana dell’Unicef viene usata dai vertici di Ginevra come se fosse un bancomat. Dillo che si prelevano soldi per la realizzazione di vari e svariati progetti, ovunque, tranne che in Italia. Dillo che dagli anni ’70 ad oggi sono stati raccolti dal Comitato italiano Unicef oltre 2 miliardi di euro, ma per l’assistenza ai bambini italiani o ai figli degli immigrati sbarcati sulle nostre coste non è stato speso neanche un centesimo. Dillo che la maggior parte dei soldi vanno a finire negli stra-stipendi, nelle mega-ville e nelle super-campagne di sto(omissis). Dillo che nel 2015 sono stati spesi in campagne promozionali e strutture circa 20 milioni di euro, su 55 ricavati. Dillo che la sede centrale di Roma è un complesso di due enormi ville collegate tra loro da un ponticello pedonale, con una tecnologicissima sala conferenze e dei sotterranei con tanto di scavi archeologici dell’età imperiale annessi e connessi alla faccia dei bambini che crepano di fame. Dillo che quest'anno un ex consulente Unicef promosso difensore dei bambini all'Onu è stato arrestato per PEDOFILIA. Dillo che il numero 2 di Unicef Justin Forsyth si è dimesso recentemente dopo essere stato coinvolto in uno SCANDALO SESSUALE. Raccontale queste cose, Paola. E poi vergognati per averci traditi."

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