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Tasse, fisco italiano più veloce nei rimborsi

Quest'anno i rimborsi hanno superato complessivamente i 22,4 miliardi di euro, un valore mai raggiunto. La crescita rispetto allo scorso anno, quando i rimborsi alla fine dell'anno erano arrivati a quota 19,9 miliardi, sono cresciuti di 2,5 miliardi, in pratica il 12% in più

Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 26 dicembre 2023 16:58:12

Un fisco, quello italiano, che è diventato più celere nel pagare i rimborsi ai propri contribuenti.

È quanto emerge dai dati che hanno fatto registrare - nel 2023 - rimborsi che hanno raggiunto, complessivamente, i 22,4 miliardi di euro, un valore mai raggiunto.

La crescita rispetto allo scorso anno, quando i rimborsi alla fine dell'anno erano arrivati a quota 19,9 miliardi, sono cresciuti di 2,5 miliardi, in pratica il 12% in più.

A decollare non solo i rimborsi per i contribuenti, ma anche le tasse riscosse dall'Agenzia delle Entrate grazie all'attività di pagamento effettivo da parte del fisco: questa procedura ha numericamente superato i 3,4 milioni di pagamenti, 55mila in più dello scorso anno.

I rimborsi pagati in maniera celere aiutano le famiglie e i consumi, ma anche le stesse imprese.

Sulla velocizzazione dei rimborsi aveva puntato molto il direttore generale dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che ha investito molto sullo snellimento dei provvedimenti.

I dati del 2023 raccontano che l'Iva continua ad essere l'imposta nella quale i rimborsi hanno il maggior valore, mentre l'Irpef è il tributo che registra il maggior numero di 'versamenti' da parte dell'erario ai contribuenti: 22,4 miliardi di rimborsi fiscali complessivamente pagati nel 2023 - e i dati sono aggiornati al 21 dicembre -, più di 4 miliardi riguardano rimborsi di imposte dirette: 2,7 miliardi di Irpef ritornati nella disponibilità delle famiglie e oltre 1,3 miliardi di Ires restituiti alle imprese.

Dei 2,7 miliardi di euro accreditati a persone fisiche, 1,5 miliardi sono stati pagati (con bonifico o assegno) direttamente dall'Agenzia delle Entrate a quasi 2 milioni di cittadini che hanno presentato il modello 730 entro la fine di settembre, senza indicare un datore di lavoro per ricevere l'accredito in busta paga.

 

Foto di Steve Buissinne da Pixabay e Foto di Dmitriy da Pixabay

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