AttualitàStress mentale da rientro: come superarlo

Stress mentale da rientro: come superarlo

Inserito da (admin), lunedì 18 settembre 2017 22:52:41

Il ritorno dalle vacanze può risultare traumatico e causare disturbi, anche al "ben dell’intelletto": il Brain Trainer insegna come sconfiggere il problema e favorire la ripresa del lavoro e degli impegni quotidiani. Il fenomeno potrebbe riguardare 34 milioni di viaggiatori, quanti sono quelli andati in ferie (dati Codacons): in pratica, secondo le stime, almeno un italiano su 10 manifesterebbe la "sindrome da rientro", con sintomi come inappetenza, nervosismo e affaticamento. A settembre, per rimediare alla "crisi post-vacanza" e rimettere in forma l’organismo, si sprecano i consigli sull’alimentazione e sul movimento fisico. Ma allo stress della mente, assai provata e coinvolta per prima nel disagio del ritorno a casa, chi ci pensa? Interviene il Brain Trainer, professor Giuseppe Alfredo Iannoccari (presidente di Assomensana): «In vacanza, si annullano i vincoli, gli orari, i tempi stretti, o almeno si riducono drasticamente. Così il tempo perde la sua struttura e i ritmi fisiologici, psicologici e cognitivi si adagiano; concentrazione e rapidità non sono più attivi e vigorosi come prima, perdono di efficienza a vantaggio di uno stato psicologico di calma e rilassamento. E’ come se si attivasse una sorta di ‘pilota automatico’ mentale, tecnicamente chiamato "network di default", una rete di neuroni che prende il controllo quando non siamo concentrati a fare qualcosa e induce quella condizione che ci permette di stare sdraiati un’intera giornata sotto l’ombrellone, lasciando che la nostra mente vada per conto suo». Ma come fare per riprendere i giusti ritmi quotidiani dopo un periodo di riposo, senza subire lo ‘stress da rientro’? «Innanzitutto è necessario ripristinare la ‘griglia’ del tempo psicologico, ovvero ridare al cervello quella capacità di riorganizzare e gestire gli impegni in base al tempo disponibile», risponde il professor iannoccari, «Allo scopo, occorre scrivere su carta tutte le attività da fare nelle prossime due settimane, iniziando dalle più importanti e urgenti fino ad arrivare a quelle che possono aspettare. Poi occorre pianificare tre attività da fare ogni giorno, al fine di ridare una ‘struttura’ al tempo. In contemporanea, serve riattivare le funzioni mentali necessarie per ripartire alla grande: concentrazione, pianificazione e velocità di elaborazione delle informazioni sono le funzioni cognitive essenziali per ‘riavviare’ il sistema». Per rivitalizzare le tre capacità, fondamentali per un buon rientro, bastano tre semplici esercizi, studiati dal Brain Trainer e da ripetere tre volte al giorno: 1. effettuare 3 calcoli a mente: un’addizione, una sottrazione e una moltiplicazione. Unico avvertimento: i numeri devono essere a due cifre, tranne per la moltiplicazione dove il moltiplicatore può essere ad una cifra. Ad es: 37+15; 72-13; 12x8 e così via; 2. scegliere 3 parole di 5-6 lettere e fare lo spelling al contrario. Ad es: "menta" diventa "a-t-n-e-m"; 3. prendere una parola qualsiasi e trovare 3 sinonimi e 2 contrari. Come: bello = attraente, piacevole, venusto; brutto, malfatto. Attenzione però, perché la condizione da "pilota automatico mentale" può colpire inaspettatamente anche durante il periodo lavorativo, come spiega il Brain Trainer: «E’ dimostrato da un recente studio condotto dagli psicologi Matthew Killingsworth e Daniel Gilbert dell’Università di Harvard, pubblicato su Science. L’esperimento ha testato 2.250 volontari con un’App per smartphone creata appositamente, attraverso la quale gli studiosi chiedevano ai partecipanti, in qualsiasi momento casuale della giornata, cosa stessero pensando. Dai risultati è emerso che i volontari, quando venivano intervistati, non stavano pensando in modo concentrato a nulla nel 47% dei casi! I ricercatori hanno rilevato una sorta di "vagabondaggio mentale", il mind-wondering, che portava i soggetti a pensare ad altro rispetto alle attività che stavano svolgendo. Se ciò avviene normalmente, durante le vacanze questa percentuale di ‘vagabondaggio’ quasi raddoppia. Riprendere le attività significa quindi ristrutturare e accelerare i ritmi quotidiani, attività faticose e impegnative che richiedono energia, concentrazione e soprattutto la consapevolezza che le vacanze sono finite!».