AttualitàGiornata mondiale contro bullismo, Lazzari: "Esserne vittima provoca ansia e depressione"

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Giornata mondiale contro bullismo, Lazzari: "Esserne vittima provoca ansia e depressione"

Il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli Psicologi (Cnop) sottolinea l'importanza di una normativa, ora in discussione al Senato, non più rimandabile

Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 7 febbraio 2024 20:52:30

di Norman di Lieto

Nella giornata internazionale contro bullismo e cyberbullismo le parole del presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli Psicologi (Cnop), David Lazzari sottolineano l'importanza di una normativa, ora in discussione al Senato, non più rimandabile.

Nelle maglie larghe della legislazione, occorre inserire una normativa che provi a considerare un tema di grande attualità, ma anche dai contorni drammatici, a volte tragici.

Ansia, depressione, in alcuni casi finanche il suicidio, chiamano il legislatore a trovare una soluzione efficace ad un problema di grande rilevanza sociale non solo sul piano nazionale considerando il tema a 360 gradi: in ottica di prevenzione, di aiuto e supporto per chi lo subisce, sanzionatorio e rieducativo per chi lo perpetra.

Soprattutto nelle scuole, l'inserimento dello psicologo scolastico deve essere un'altra battaglia come quella per lo psicologo di base entrambi perorate con forza proprio dall'Ordine degli Psicologi.

Secondo David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli Psicologi (Cnop):

"L'essere vittima di azioni di bullismo e cyberbullismo - afferma - è connesso a numerosi sintomi quali ansia e depressione, isolamento e ritiro sociale, ma anche sintomi post-traumatici, autolesionismo e comportamenti suicidari.

Anche i bulli e gli osservatori subiscono, secondo numerosi studi, esiti gravi quali scarso rendimento scolastico, drop out, abuso di sostanze, comportamento deviante e, in generale, esiti di disadattamento rilevanti, fino al rischio suicidario".

Anche e proprio a causa dell'aumentata importanza del valore sociale dell'immagine e dell'identità creata nel mondo virtuale, gli esiti degli atti di cyberbullismo, sottolinea Lazzari, "si configurano sempre più come traumi, anche identitari, che necessitano di azioni di supporto psicologico".

Come sempre, è la scuola ad essere, sotto la lente di ingrandimento (senza dimenticare gli ultimi due casi di Varese e Milano di lunedì) con lo stesso ministero dell'Istruzione ha realizzato un sondaggio su un campione di più di 185mila studenti e più di 44mila docenti nell'anno scolastico 2022/23, rilevano che la prepotenza "faccia a faccia" ha colpito il 26,9% degli intervistati e vede il 17,5% del campione come parte attiva. Nella modalità digitale i numeri rivelano un 8% degli studenti intervistati nel ruolo di vittime e il 7,2% come autori di episodi di cyberbullismo.

Proprio nella giornata che si celebra oggi, 7 febbraio, ci sono stati due casi legati al Festival di Sanremo.

BigMama, dopo la sua esibizione di ieri sera si è sciolta in un pianto liberatorio a fine esibizione: la giovane rapper campana, che porta all'Ariston proprio un brano di rivalsa sul bullismo e il body shaming 'La rabbia non ti basta', aveva abbracciato poi Amadeus, ringraziando l'orchestra e dedicando la canzone ai genitori.

Non è finita, è bufera su un giornalista Rai che in un suo tweet avrebbe fatto ironia sul vestito dell'artista ed accusato di body-shaming, questa la nota stampa dell'azienda pubblica:

"L'Amministratore Delegato della Rai Roberto Sergio appena appresa la notizia del tweet denigratorio nel confronti di una artista in gara, ha chiesto alla Direzione Organizzazione Risorse Umane della Rai di aprire un provvedimento disciplinare nei confronti di un giornalista per body shaming".

Tornando a Sanremo, e facendo un passo indietro, nella conferenza stampa di ieri, Alessandro Amoroso aveva raccontato di come lei stessa sia stata vittima di cyberbullismo: e lo aveva raccontato con la voce rotta dall'emozione con le le lacrime raccontando il suo ultimo anno e mezzo di silenzio, interrotto con la partecipazione al festival di Sanremo.

Un silenzio necessario, dopo mesi di insulti, messaggi violenti, minacce di morte che l'hanno travolta dopo aver negato un selfie a un fan.

"Nell'ultimo anno, sono caduta e ora sono qui a raccontarvi la mia storia: una valanga d'odio mi ha investito come non è mai successo in 15 anni di carriera e alla vigilia di uno dei momenti più importanti, il concerto allo stadio San Siro.

Insulti quotidiani che mi hanno ferito profondamente".

Non è stato facile per lei raccontare quanto capitatole, leggendone solo una selezione dei messaggi ricevuti, come, tra gli altri:

"Rana mostruosa, figlia di Fantozzi, venduta, fottiti scema, non ti fai schifo da sola?"

Alessandra Amoroso ha detto:

"Mi hanno ferita profondamente e, mentre soffrivo, l'unica reazione è stata la rabbia - racconta senza filtri -. Non mi riconoscevo più e non avevo gli strumenti per comprendere ciò che mi stava accadendo. Poi ho capito che tutto questo non solo stava impattando su Alessandra cantante, ma anche su Alessandra persona. Mi sono sentita messa all'angolo...

Lo dovevo a me e a tutti quelli che non hanno smesso di dimostrarmi il loro amore. Ho ripreso il mio percorso di terapia, non è stato facile, e mi sono riavvicinata alla musica dopo aver accolto una prospettiva nuova sia per me che per il mio lavoro". La paura che possa succedere di nuovo "è il rovescio della medaglia, ma ormai ho le spalle forti. Ho imparato ad accogliere anche il brutto, perché il brutto esiste ed è ingiustificato, è gratis, è cattivo. Io ho deciso di girare la testa dall'altra parte e guardare quello che di bello c'è".

 

FONTE FOTO: Foto diWOKANDAPIXdaPixabay e pagina FB Alessandra Amoroso

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